15.12.2003
La persistenza dell'azoto nel terreno
Un esperimento agricolo condotto 30 anni fa mostra ancora i suoi effetti


L'inquinamento da nitrato dovuto ai fertilizzanti agricoli può contaminare anche l'acqua potabile: per questa ragione, i contadini vengono incoraggiati da tempo a usare l'azoto in maniera più efficiente. I miglioramenti ambientali dovuti alle nuove pratiche, tuttavia, sono difficili da documentare per mezzo di esperimenti di breve durata (da due a quattro anni). Ora una nuova ricerca ne spiega il motivo.
Secondo gli scienziati del
National Soil Tilth Laboratory di Ames, un esperimento agricolo condotto quasi 30 anni fa sta ancora influenzando le concentrazioni di nitrato nell'acqua e nelle correnti sotterranee di un campo di 30 ettari sopra un bacino nell'Iowa occidentale. Nel test, svolto dal 1969 al 1974, il campo era stato sottoposto a un triplo tasso di applicazioni di fertilizzante. Il movimento di una gran quantità di azoto nel terreno era stato analizzati da studi successivi, condotti per altri 10 anni. In seguito, nel 1996, gli scienziati furono sorpresi nello scoprire ancora tracce di nitrato a una profondità di quasi 20 metri mentre si stavano apprestando a cominciare un esperimento del tutto nuovo.
Per confermare che l'azoto era dovuto al vecchio esperimento, sono stati studiati i tassi di scorrimento dell'acqua sotterranea e la sua età. Il movimento del nitrato in profondità è stato inoltre confrontato ai dati già esistenti. I risultati, pubblicati sul numero di novembre/dicembre della rivista "
Journal of Environmental Quality", hanno confermato che l'acqua contaminata può aver bisogno di decenni per scendere dalla superficie fino al bacino sotterraneo.

© 1999 - 2003 Le Scienze S.p.A.