14.11.2003
Il gingko biloba migliora la memoria
I centri mnemonici del cervello funzionano in maniera più efficace
Alcuni ricercatori dell'istituto neuropsichiatrico dell'Università della California di Los Angeles (UCLA) hanno osservato un significativo miglioramento della memoria verbale in un gruppo di pazienti con problemi mnemonici dovuti all'età. I pazienti che avevano ricevuto per sei mesi un supplemento di erbe di gingko biloba hanno ottenuto migliori prestazioni nei test di memoria verbale rispetto a quelli che avevano ricevuto soltanto un placebo.
Gli autori dello studio, presentato al convegno annuale 2003 della
Society for Neuroscience a New Orleans, hanno usato la tomografia a emissione di positroni (PET) per scoprire che le prestazioni erano correlate con un miglior funzionamento dei centri di memoria del cervello. Tuttavia i reali cambiamenti nel metabolismo cerebrale, misurati per la prima volta con la PET, non differivano in maniera significativa fra i due gruppi di volontari, di età compresa fra i 45 e i 75 anni. I ricercatori sottolineano che, anche se i pazienti che ricevevano il gingko biloba manifestavano una miglior memoria verbale, sarà necessario studiare un campione più grande per giungere a conclusioni attendibili sul metabolismo del cervello.
Il gingko biloba è una pianta cinese usata spesso come supplemento alimentare per curare la perdita di memoria. L'effetto del gingko sul metabolismo del cervello, mai misurato in precedenza, sembrerebbe in contraddizione con i risultati di altri trial clinici sul miglioramento della memoria verbale. Ma Gary Small, il principale autore dello studio dell'UCLA, afferma che la nuova ricerca è una delle prime a misurare gli effetti della pianta su un periodo di tempo lungo ben sei mesi.

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