CRONOBIOLOGIA Ogni cibo ha la sua ora Succo d' arancia e carote al mattino, mele, latte e uova la sera Insalata di pomodori solo a mezzogiorno, mai eccedere nella carne rossa
Autore: CALABRESE GIORGIO

ARGOMENTI: ALIMENTAZIONE, SANITA'
LUOGHI: ITALIA
TABELLE: T
NOTE: 023

BERE un succo d' arancia di sera provoca bruciore di stomaco e nervosismo; bere lo stesso succo d' arancia al mattino favorisce la digestione, che diventa quasi perfetta e fornisce molta energia. Non è che un esempio: tutti gli alimenti che noi consumiamo possono apportare benefici a una certa ora ed essere tossici a un' altra. Lo sapeva già Ippocrate, anche se gli mancava la precisione che oggi appartiene alla cronobiologia, la scienza che studia i ritmi interiori, dai quali dipende l' equilibrio del nostro organismo. Il ricercatore francese Luc Hordequin ha scoperto una nuova applicazione della cronobiologia: l' alimentazione. Egli dimostra che esistono alcuni alimenti che portano un maggior benessere se mangiati di giorno e altri se mangiati di notte. Certi piatti vengono assimilati benissimo a mezzogiorno, ma debilitano completamente la sera. E tutto ciò dipenderebbe, appunto, dai bioritmi, a loro volta scanditi da ghiandole come l' ipofisi e l' epifisi. Per esempio, noi abbiamo assoluto bisogno di vitamina A. Molte malattie, anche cutanee, sono dovute alla sua carenza, alla quale si ovvia con gli alimenti che la contengono in particolare la carota. Le carote mangiate al mattino o a metà giornata liberano perfettamente la loro vitamina A. Ma se vengono mangiate verso sera l' assimilazione di questa vitamina sarà ostacolata. Per le mele è esattamente il contrario. Sono eccellenti per la cistifellea, il fegato e il pancreas. Favoriscono la secrezione dei succhi gastrici Così una mela di sera aiuterà a digerire meglio, e dunque a dormire in pace. Ogni alimento raggiunge dunque la sua piena efficacia a una certa ora, o quantomeno in una certa fascia oraria del giorno. Il latte e le uova stimolano l' organismo ad usufruire dei loro benefici, soprattutto della preziosa vitamina B6, durante la notte. Al contrario, se ne possono consumare quantità ragionevoli nel pasto di mezzogiorno e presentare una carenza di vitamina B6. Seguire, per quanto è possibile, questi principi aiuta ad evitare due tipi di squilibrio segnalati appunto dal dottor Hordequin. Secondo lui, alcuni soggetti sono ipotonici, cioè la loro alimentazione favorisce l' energia lunare rispetto a quella solare. E' il caso in cui si consumano troppe uova e latte assieme a carne rossa. Ne deriva uno stato di affaticamento permanente. Al contrario, una alimentazione troppo carnea, troppo solare, può provocare una ipertonia. Si soffrirà, allora, di nervosismo, ansia, eccitazione, ma anche di brufoli e di bruciori di stomaco. Utilizzare ogni alimento nell' ora in cui il suo rendimento è il migliore, è anche un aiuto a mantenere la linea. Se si mangiano i latticini a mezzogiorno saranno assimilati male dall' organismo e costituiranno una fonte di energia non usata, che si trasformerà in chili di grasso. Al contrario, se si rispetta l' orario del corpo, questo brucerà i nutrienti che gli vengono forniti e non aumenterà di peso. Esiste un principio generale: è meglio fare un pranzo adeguato ai propri sforzi e una cena leggera. Altra regola d' oro: la sera bisogna bere dell' acqua. E' durante la notte che essa pulisce meglio il corpo. Nutrirsi al momento giusto significa quindi far prendere più forza agli organi. Se invece essi ricevono i cibi in uno stato di letargia si intossicano e diventano più fragili. Un' insalata di pomodori è perfettamente assimilata al pasto di mezzogiorno, ma la sera, essa diventa un' aggressione insopportabile per lo stomaco. La stessa cosa vale per le arance: durante il giorno, il calore brucia, in buona parte, i loro acidi; la sera invece gli stessi acidi restano intatti e scompigliano l' apparato digerente. Molti disturbi potrebbero essere alimentati da un disquilibrio orario di alimentazione: la cistifellea, i bronchi, la vescica, rischiano di soffrire, alla lunga, per questi pasti mal adattati all' orario cronobiologico. Giorgio Calabrese